Biscotti al Tè Matcha e ricordi del Giappone
Sono appena tornata da uno stupendo viaggio in Giappone e sono già in crisi d’astinenza da sushi, ramen e tè matcha.
Per quanto riguarda i ramen ho già pianificato una cenetta da Zazà Ramen a Milano, invece per sopperire al bisogno di tè verde ho deciso di preparare questi biscotti.
La ricetta è semplicissima, l’impasto è quello di una classica frolla con l’aggiunta di un cucchiaino di tè matcha.
Il tè matcha è una varietà particolare di tè verde che i coltivatori giapponesi fanno crescere a riparo dal sole e le cui foglie vengono raccolte a mano e successivamente trasformate in polvere attraverso l’utilizzo di mulini in pietra.
Proprio grazie a questa lavorazione, il tè matcha si presenta come una polvere molto fine e profumata di un intenso color verde ed è particolarmente ricco di vitamine, sali minerali, clorofilla e carotene.
Ingredienti:
- 215g farina
- 100g zucchero a velo
- 150g burro
- 3 tuorli (sempre a temperatura ambiente)
- 1 cucchiaio di tè matcha
- zucchero semolato
Mescolate il tè matcha insieme allo zucchero a velo, aggiungete il burro a temperatura ambiente e tagliato a cubetti e lavoratelo nella planetaria fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungete poi la farina setacciata e successivamente i tuorli.
Una volta ottenuto l’impasto formate una palla, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero una mezzoretta.
Stendete poi l’impasto con il mattarello (deve rimanere a circa 1 cm di spessore), ricavate i biscotti con un coppapasta e passateli nello zucchero semolato.
Dopodiché infornate :)
Lasciateli cuocere a 170° per circa 15 minuti, quando vedete i bordi che diventano leggermente dorati toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare.
Potete conservarli in una scatola di latta per alcuni giorni, ma fidatevi, non dureranno troppo ;) oppure potete fare dei piccoli pacchettini e portarli come pensierino ai vostri amici o colleghi.
Carloforte – I luoghi dell’anima
Ci sono posti che ti curano l’anima.
Luoghi che semplicemente ti fanno stare bene. Magari legati a ricordi dell’infanzia, vacanze estive passate insieme ai nonni o la città natale abbandonata ormai da tempo.
A volte è l’azzurro intenso del mare che si confonde con quello del cielo, il rumore ripetitivo delle onde che si infrangono sugli scogli ma anche la città con il suo ritmo frenetico può trasformarsi in un luogo rassicurante e accogliente.
L’anima conserva sensazioni vivide di questi luoghi, facendole riaffiorare nei momenti più difficili, facendoci sentire protetti creando uno spazio nella nostra mente dove solo noi possiamo accedervi e sentirci al sicuro.
Per me uno di questi luoghi è senza dubbio Carloforte.
Carloforte è un piccolo comune che si trova su un’isoletta a sud della Sardegna. L’isola di San Pietro.
Qui si parla uno strano dialetto dalle origini liguri, liguri infatti sono le origini suoi abitanti. O meglio, tabarchine, dal nome della popolazione che giunse a Carloforte dall’isola tunisina di Tabarca.
Questo melting pot di culture, insieme allo straordinario paesaggio e a un mare azzurrissimo, rende l’Isola di San Pietro una dei luoghi più interessanti e suggestivi di tutto il Mediterraneo.
Di storia, di leggende e di tradizioni ce ne sarebbero fin troppe da raccontare, come quella della tonnara dell’isola. A inizio giugno ogni anno viene organizzato un vero e proprio festival, Girotonno, dove cultura, musica ed enogastronomia si fondono insieme per celebrare questa antica tradizione.
A Carloforte sono stata ospitata da dei carissimi amici, Paolo e Francesca. Hanno costruito la loro casa su quest’isola trent’anni fa, partendo dal nulla. E adesso si godono la loro estate in questo posto incredibile, con i muri bianchi e le persiane azzurre come il mare. Arredata con gusto e con tanti piccoli tesori riportati a casa da viaggi lontani. Questa casa, come quest’isola è capace di trasmettere pace, una pace che pochi altri posti sono riusciti a farmi provare.
Sono le piccole cose che ti fanno capire quanto sia bello il mondo intorno a te.. Mettere la sveglia poco prima che sorga il sole, correre in spiaggia e vederlo nascere proprio davanti a te, iniziare la giornata con il rumore delle onde e fare colazione seduti per terra sul molo, guardando i pescatori che ritornano a casa.
Indirizzi utili a Carloforte:
Dove mangiare
035 – Non potete perdervi la loro pasta ai ricci di mare
Ristorante Da Vittorio – La sua pasta al nero di seppia è tra le più buone che io abbia mai provato
Dove dormire
Immersioni
Isla Diving – se avete voglia di fare qualche immersione o anche solo di fare il giro dell’isola in barca e visitare le spiagge più nascoste
I will make pancakes for you on Sunday morning
Quando arriva novembre e con lui la nebbia la mattina, che si trasforma in una spelndida giornata di sole. Ma solo dopo le dieci.
Quando è tempo di conserve, di marmellate e di composte.
Quando è ora di tirare fuori dall’armadio i maglioni invernali e il cappotto.
Quando alle sei è già buio.
Quando la domenica mattina ti svegli e non vorresti fare altro che restare sotto il piumone. Ma poi ti alzi e non puoi fare altro che cucinare i pancakes.
Perchè la domenica mattina a novembre si preparano i pancakes, per le persone che ami.
Perchè quello è il tuo modo di dimostrare quanto tieni a loro.
Ricetta per 5 o 6 Pancakes
Ingredienti:
2 uova 125g di farina (io ho usato quella di quinoa)
25g burro 200 ml latte
1 pizzico di sale 15 g zucchero (per me quello di canna)
6 g di lievito in polvere gocce di cioccolata a volontà :)
Per guarnire:
io ho usato zucchero a velo, crema di nocciole, ciliegie sciroppate al rum e marmellata di cachi, mele e vaniglia fatta in casa.
Preparazione:
Dopo aver separato tuorli da albumi, unite ai tuorli il burro fuso e il latte. Dopo averli amalgamati per bene aggiungete il lievito e la farina, setacciandoli con delicatezza.
A parte montate gli albumi con lo zucchero e un pizzico di sale. (fate attenzione a non montarli a neve ferma altrimenti si formeranno grumi nell’impasto)
Uniteli al composto di latte uova e burro e farina con un movimento che va dal basso verso l’alto.
A questo punto sono pronti essere cotti in una padella antiaderente, spennellata con un filo di burro.
Gustateli insieme a quello che più preferite, cioccolato fuso, marmellata, il classico sciroppo d’acero o panna montata.
Sunday Morning dei Velvet Underground in sottofondo è d’obbligo.
